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"Quello che lui cercava era sempre qualcosa davanti a sé, e anche se si trattava del passato,  
era un passato che cambiava man mano che egli avanzava nel suo viaggio, perché il passato 
del viaggiatore cambia a seconda dell’itinerario compiuto.”      (Italo Calvino, Le città invisibili)
INNOVAZIONE NELLA TRADIZIONE
Come architetto il mio impegno è rivolto a dare risposte concrete a domande ed esigenze culturali e funzionali. Credo questo sia possibile solo coniugando il passato con il presente, l’innovazione con la tradizione. Il nostro territorio è notoriamente ricco di beni ambientali, architettonici ed artistici che nel loro insieme ne rappresentano la concreta memoria storica e l'impronta culturale, oltre che essere il mezzo attraverso il quale le generazioni si tramandano un patrimonio spirituale ed economico d'inestimabile valore. A questa tradizione io mi sono sempre ancorato, fin dai miei studi liceali. Le ricerche ed approfondimenti di carattere storico, iniziati allo IUAV di Venezia sotto la guida di Manfredo Tafuri, e gli attuali lavori di progettazione nel campo del restauro, rappresentano momenti di conoscenza ed approfondimento delle nostre radici culturali.
Questi apporti non sono solo teorici, ma si concretizzano nell’attualità di un preciso luogo. La tradizione per non diventare un peso paralizzante, deve coniugarsi con la ricerca e i contenuti più aggiornati nel campo della tecnologia delle costruzioni e della gestione del territorio, con le tematiche oggi emergenti che fanno riferimento alla innovazione ed alla sostenibilità. I due anni trascorsi a Londra lavorando come progettista presso lo studio statunitense della S.O.M. mi hanno fatto comprendere che la professione si nutre di aggiornamento, informazione ed apertura al futuro.
L’attenzione al contesto lo devo in gran parte all’insegnamento di Carlo Aymonino. Ogni luogo possiede un “Genius Loci” che va colto e con il quale occorre dialogare. Il rispetto del luogo e delle sue risorse nella progettazione architettonica si traduce anche nell’inserimento dell’elemento naturale come componente qualificante: vegetazione, luce, acqua. Credo che il rapporto dialogico tra architettura e natura sia oggi una condizione irrinunciabile della nostra vita contemporanea.
GIORGIO SPARISI architetto
Come architetto Giorgio possiede un’esperienza di 30 anni di professione. Attualmente esercita la libera professione a Castelfranco Veneto, ed ha realizzato opere pubbliche e private in differenti città italiane tra le quali la sede del Consorzio Schievenin Altotrevigiano a Montebelluna (TV), la Caserma Comando dei Carabinieri a Vedelago (TV), la nuova Scuola Elementare di Salgareda (TV), oltre che a lavori di riqualificazione ambientale. Si occupa in modo particolare di salvaguardia e recupero di edifici storici e beni culturali ed ha eseguito diversi restauri nelle province di Treviso, Padova e Venezia, tra le quali il restauro parziale della facciata palladiana di Villa Emo a Fanzolo. Dal 2008 al 2018 è stato Responsabile dell’Ufficio per la Verifica dell’Interesse Culturale dei Beni Immobili (V.I.C.) delle Curie Vescovili del Veneto.
E’ autore di articoli e saggi in riviste specializzate e collabora a varie iniziative culturali. Dal 2013 al 2018 è stato Consigliere dell’Ente Parco Naturale del Fiume Sile. Nel biennio 1988-1990 ha lavorato come architetto progettista a Londra UK presso la statunitense S.O.M. (Skidmore, Owings and Merrill), prestigioso studio internazionale di architettura partecipando al gruppo di progettazione per l'infrastruttura di Canary Wharf e lo sviluppo di Bishopsgate,  dove è stato responsabile per la progettazione ed il coordinamento di specifiche aree pubbliche, partecipando a gruppi di progettazione impegnati nello studio di singoli edifici.
Giorgio ha conseguito il diploma di maturità classica presso il Liceo Vescovile “Don Nicola Mazza” a Verona nel 1977 e si è laureato allo IUAV di Venezia nel 1984, discutendo una tesi con il professore arch. Manfredo Tafuri su “Andrea Moroni - Proto della Serenissima nella Padova del ‘500”.
Dal 1988 è iscritto all’Ordine degli Architetti di Treviso, dove ha rivestito la carica di Consigliere nel biennio 1994-96.
Ha partecipato a numerosi corsi di specializzazione ed in seguito è stato tutor e docente in laboratori di progettazione e corsi di architettura ecclesiastica e di restauro.

Giorgio has 30 years of experience as an architect, he currently exercises the profession in Castelfranco Veneto (TV), and has made public and private works in different Italian cities, including the headquarters of the Consortium Schievenin Altotrevigiano in Montebelluna (TV), the Carabinieri barracks and Housing in Vedelago (TV) and restoration of many churches and bell towers. He deals especially with restoration of historical buildings and he has been the Head of the Office for the Verification of Cultural Heritage Properties (VIC) of the Episcopal Curiae in Veneto from 2008 to 2018. Giorgio is the author of articles and essays in specialized magazines and works in various cultural activities. From 2013 to 2018 he has been a Councillor of the Natural Park of the River Sile Board. Giorgio has been employed as an architect at the U.S. S.O.M. (Skidmore, Owings and Merrill) office in London UK for two years (1988-1990)  where he has worked in design team for the infrastructure of Canary Wharf and the Bishopsgate Development. He has been responsible for the design and coordination of specific areas in the public realm, as well as interfacing with individual building design teams associated with the project. Giorgio graduated at the IUAV University of Architecture Venice in 1984, with a thesis with professor arch. Manfredo Tafuri on  “Andrea Moroni - Proto della Serenissima nella Padova del ‘500” (Andrea Moroni Proto of Venice in the sixteenth century Padua). Since 1988 he is a member of the Professional Association of Architects Province of Treviso (Ordine degli Architetti di Treviso), where he held the position of Councillor in the 1994-96 biennium.